22 ottobre 2007
100 km DI MARCIA A SCANZOROSCIATE BG
CON I PAGLIACCI DEL CUORE:
BOMBO-BONITO
ESCAMILLO-FLO-LILLO
MARGHERITO-POLENTA-SEMOLINO-SPIEDINO
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Da: Metrella Claun
Inviato: giovedì 8 novembre 2007 8.46
Oggetto: Viaggio a Mumbai
“Il cuore ha ragioni che la ragione non conosce” (B. Pascal)
Ho iniziato più volte a scrivere il diario di viaggio in India ma ogni riga veniva subito dopo cancellata. Questo perché ci sono circostanze in cui le parole non sono abbastanza per descrivere emozioni, sensazioni, pensieri……questo perché l’India e la sua gente non le puoi descrivere, ma solo viverle. Con tutti i cinque sensi, ma soprattutto con il cuore.
Mumbai è una città che travolge. Già all’arrivo, varcata l’uscita dell’aeroporto, sei invaso dall’odore forte, troppo forte di smog e dal caos delle strade. La prima cosa che capisci è che qui,tutto ciò che per noi occidentali è un’eccezione, è la normalità. A partire dalle macchine per strade. Sembrano impazzite come in un videogame. Non scorrono ma zigzagano, i clacson non smettono mai di suonare, le persone e gli animali camminano tranquillamente nel traffico. Per noi è il caos più assoluto, in questa metropoli è la quotidianità. Lungo il tragitto che ci separa dalla missione dove alloggeremo, ovunque ci si giri, è una distesa di baraccopoli, case al limite della vivibilità, annerite dallo smog,circondate da sporcizia. Quello che per noi sono le periferie pericolose della città, da sgomberare perché culla di microcriminalità, a Mumbai sono il cuore pulsante della città.
Una cosa mi colpisce subito. Sull’uscio di quasi tutte le baracche, c’è la scritta “Welcome”, benvenuti…sembra quasi uno scherzo perché siamo ai margini della vita……..
E allora benvenuti a Mumbai la città dove tutto è relativo, dove niente è come sembra, dove la gente vive, mangia, si lava e dorme sul ciglio della strada,rovista tra i rifiuti alla ricerca di qualcosa che resta, dove bambini sbucano ad ogni angolo, a volte sporchi e scalzi, a volte con la divisa linda della scuola, giocano o studiano tra rifiuti ed escrementi di animali ma sempre pronti a sorridere……benvenuti dove, a qualunque ora del giorno e della notte, c’è sempre movimento, un dinamismo senza fine, dal barbiere alle donne nei loro sari colorati che preparano cesti e ai fruttivendoli che separano mazzetti di verdure da accostare con sapienti abbinamenti cromatici…..Solo alla fine del mio viaggio saprò che Mumbai è detta anche la città che non dorme mai…..una città insonne per bramosia di vita………
Durante il nostro soggiorno abbiamo attraversato diverse baraccopoli…Eravamo cinque stranieri in zone poco battute da turisti. All’inizio guardati con stupore, ma dopo poco salutati con calore…..Namastè…. ed ecco non ti senti più uno straniero fuori posto, ma uno di casa……una piccola magia che si compie con un semplice saluto…..
Nella missione siamo stati accolti benissimo, un’ospitalità inaspettata…..per non parlare dei bambini, abituati a divertirsi con niente, a sorridere sempre, a prenderti per mano per giocare e per farti vedere il loro mondo, a ringraziarti con balli e canti per il solo fatto che ci sei e che sei lì con loro…”Dìdi come and see” ovvero sorella vieni a vedere…. bambiniabituati da subito alle difficoltà della vita ma non per questo tristi, ma anzi più svegli e più responsabili di tanti loro coetanei occidentali…..…giocano con una vita che si è presa gioco di loro, facendoli nascere in questa parte del mondo..…e questo vale anche per gli adulti, uomini e donne…… ognuno ha il destino che ha, a Mumbai come a Milano o a New York, l’importante è viverlo serenamente, accettare le cose così come vengono, sorridendo e ringraziando sempre ogni giorno che si vive……e’ questo forse il souvenir più bello che si porta con sè al rientro da un viaggio così…. arrivederci Mumbai, la città che ti accoglie con tutta la sua povertà e ti rimanda indietro più ricco ma soprattutto consapevole che sei e sarai sempre qualcuno anche se non hai nulla.
Claun Metrella – Didi Fabiana
Un grazie a: i miei compagni di viaggio per avermi sopportato, ad Alessandro e Simona per aver messo a nostra disposizione la loro esperienza, alle suore che ci hanno accolto ed ospitato, ad Alessandra Testori ed Umberto per i loro racconti, a tutti i miei amici claun in particolare Margherito, Kinder e Stregatta, ad Anna e Sandro per avermi incoraggiato e sostenuto in questi mesi e grazie a tutti gli uomini, le donne e i bambini che ho incontrato nelle diverse missioni e per le strade dell’India.
Dedicato a chi si sente “bimbo sperduto”.
Guardate come usano le spade i bimbi indiani…altro che i nostri!!!!!
Le lanciavano per aria, non combattevano………….troppo bello!!
Ma la scena più bella, che ho filmato, è stata quella di una bambina
a cui ho fatto il cagnolino….lo ha preso, si è allontanata quatta quatta e poi,
dopo avere ripiegato la coda, lo ha riposto nella sua cartella……troppo divertente……..
16/11/2014
e alla domanda:
Se io fossi un bimbo in un lettino d’ospedale come lo vorrei il Claun?
con tante opinioni diverse ecco le 10 scelte:
§*§
14/11/2014
con i Claun Orsotti
e alla domanda:
Se io fossi un bimbo in un lettino d’ospedale come lo vorrei il Claun?
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§*§
23/4/2014
con i Claun di Vip Cittadella Onlus
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Se io fossi un bimbo in un lettino d’ospedale come lo vorrei il Claun?
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§*§
19/03/2014
con i Vip Claun di Padova
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Se io fossi un bimbo in un lettino d’ospedale come lo vorrei il Claun?
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13/2/2014
con i RicoClaun di Vasto
Se io fossi un bimbo in un lettino d’ospedale come lo vorrei il Claun?
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5 /4/2013
Ritrovare dopo tanto tempo i Dutur Claun è stato MagicamenteFantasticO
Se io fossi un bimbo in un lettino d’ospedale come lo vorrei il Claun?
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8/2/2013
FantasticamenteFantastica magica serata ieri sera a brescia con i:
Se io fossi un bimbo in un lettino d’ospedale come lo vorrei il Claun?
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Bella serata ieri sera a Vicenza con il Calun Vip Vicenza
Se io fossi un bimbo in un lettino d’ospedale come lo vorrei il Claun?
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A novembre con i MarameoClaun